Il dottor Andreas Noack è stato ucciso per le sue «scoperte» sul grafene nei vaccini? La moglie dice altro
Ci avete segnalato un articolo apparso sul blog di Maurizio Blondet intitolato «È stato ucciso il Dr. Andreas Noack – dopo aver messo online le sue scoperte sull’idrossido di grafene». Questa sostanza si troverebbe – secondo le narrazioni No vax a cui Noack era vicino – nelle fiale dei vaccini contro il nuovo Coronavirus. Abbiamo cercato la più probabile fonte a cui attinge Blondet, scavando su quanto c’è di dimostrato, tanto sulla scomparsa del chimico austriaco, quanto sulla presunta presenza della misteriosa sostanza nei lotti analizzati.
Per chi ha fretta:
- Nessuno ha mai dimostrato seriamente la presenza di idrossido o ossido di grafene nei vaccini.
- Non è chiaro quali eventi avversi si potrebbero confondere con una intossicazione da tale sostanza.
- Il dottor Noack non risulta deceduto per morte violenta.
Analisi
Blondet esordisce sostenendo di avere «la dichiarazione della moglie e la sua». Poi compaiono (una sola volta in tutto il testo) delle virgolette. Non è chiaro quindi, se l’autore dichiara di avere testimonianze dirette o se sta citando un’altra fonte. Abbiamo appurato che è vera la seconda ipotesi. Il testo è infatti un copia-incolla, che circolava già su Telegram. I colleghi di Butac lo avevano analizzato lo stesso giorno. L’unica differenza sta nel cognome del defunto, che nella fonte originale appare in maniera scorretta. Probabilmente Blondet e il misterioso autore della fonte in italiano attingono da un’altra.
La presunta fonte originale
Per esempio, lo stesso testo – datato 30 novembre – lo troviamo nel gruppo Telegram Codice Genesi (coi medesimi errori di battitura della fonte analizzata da Butac).
È stato ucciso il Dr. Andreas Noak – recita il testo -, Ho la dichiarazione della moglie e la sua . è morto improvvisamente il 26.11.21 dopo aver messo online le sue scoperte sull’idrossido di grafene.” L’uomo aveva scoperto la verità su un ingrediente nei vaccini e spiegato perché gli atleti competitivi muoiono dopo le vaccinazioni. Su scala nanometrica, piccoli pezzi di metallo taglienti tagliano il corpo dall’interno e questa roba rimane nel corpo per sempre perché non è biodegradabile. Doveva morire per la verità. Cinque giorni dopo la pubblicazione del video, il medico è stato aggredito e ucciso, ci racconta sua moglie (sabato 27 novembre 2021) . Il chimico assassinato Andreas Noack ha detto (è un sunto le parole complete nel video in spagnolo, inglese e tedesco):
L’idrossido di grafene è stato trovato in tutti i vaccini studiati. L’ossido di grafene forma strutture nel flusso sanguigno che sono larghe circa 50 nm e spesse 0,1 nm. Sono molto sottili ma molto resistenti. Agiscono come minuscole lamette nel flusso sanguigno che possono tagliare i vasi sanguigni. Non si decompongono. Una volta nel flusso sanguigno, saranno lì per sempre (a meno che la persona non riceva una trasfusione di sangue per rimuoverli). Il suo effetto sui vasi sanguigni è cumulativo. Più a lungo rimangono nel flusso sanguigno, più danni si verificheranno ai vasi sanguigni nel tempo. Questo crea problemi di sanguinamento in tutto il corpo.
Parla dello studio del Dr. Campra, affermando che non è ossido di grafene ma idrossido di grafene. Su scala nanometrica possono essere descritti come lame biologicamente non decomponibili. È una roulette russa, taglia i vasi sanguigni. Se inietta il vaccino in una vena, le lame circoleranno nel sangue e taglieranno l’epitelio. Se viene eseguita un’autopsia sulle vittime, non si troverà nulla. Le lame scorrono nel sangue così gli atleti sani muoiono. Le persone collassano e hanno convulsioni dopo la vaccinazione. Sono stati sfortunati alla roulette russa. E ora vogliono vaccinare i bambini. Il vaccino non è approvato e lo iniettano già. Pensi che un pediatra sappia cos’è l’ossido di grafene? Serve un dibattito scientifico. La teoria dell’mRNA è una deviazione, una distrazione. Come specialista del carbonio, le persone non possono collassare dall’mRNA».
Afferma che dopo averlo saputo, chiunque continui a iniettarsi è un assassino. Il dottor Noack era uno specialista in carbone attivo. Afferma che lame su scala nanometrica che rimangono nel corpo per sempre. Hanno tagliato i vasi sanguigni. Ecco perché si verificano tutte le malattie cardiovascolari. E non sono degradabili. Tutti i soggetti vaccinati devono firmare di assumersi ogni responsabilità. I medici non conoscono la chimica e stanno compiendo omicidi di massa. Condividi il video e invialo a politici e medici. Se continuano con la vaccinazione, sono assassini.
Chi era e come è morto Noack
I titoli non sono importanti, contano sempre le prove, ma se questi potrebbero essere fraintesi è bene fare chiarezza. Noack infatti, non risulta essere un medico, è invece noto come un chimico e blogger molto attivo nella disinformazione medica. Secondo i colleghi di LeadStories, «ci sono poche informazioni disponibili sulla morte del Dr. Andreas Noack a parte due video che la sua compagna ha pubblicato su Telegram».
La narrazione principale, da cui sono partiti i post su Telegram – per arrivare nel blog di Blondet – è molto probabilmente quella della compagna, che ha pubblicato due video contraddittori: nel primo sostiene che Noack sarebbe stato ucciso a seguito di una «aggressione»; nel secondo parla del suo decesso in ospedale a seguito di un «infarto». Sì, ma chi potrebbe aver distorto questi video, portandoci al testo attuale?
L’affermazione secondo cui Noack è stato assassinato è apparsa nel titolo di un video pubblicato su Bitchute il 28 novembre 2021 intitolato “MURDER! – continuano i colleghi di LeadStories -, poche ore dopo aver pubblicato “il segreto del Vax il Dr è MORTO“.
Noack in vita aveva già lasciato che circolassero altre narrazioni distorte su di lui, come quella legata a un suo presunto arresto, emerse nel novembre 2020. In realtà l’operazione di polizia non riguardava lui. Il chimico fino al decesso ha sempre diffuso i suoi contenuti indisturbato, sostenendo la presenza di ossido e/o idrossido di grafene nei vaccini anti-Covid.
I video della compagna
Il primo video caricato su YouTube non risulta più online, mentre rimangono diverse condivisioni via Facebook. In quei pochi minuti di filmato la donna sosteneva che il suo compagno fosse stato aggredito. Nella seconda clip, apparsa su Facebook il giorno dopo e ancora online, c’è anche un intervistatore a cui la compagna di Noack spiega che, dopo un primo malore la mattina in casa, l’uomo sarebbe poi peggiorato durante la notte. Portato in ospedale è deceduto per infarto, a seguito dell’insufficienza di una valvola cardiaca. Non è chiaro perché non avessero contattato subito un medico a seguito del primo attacco, cosa che potrebbe far pensare a precedenti malori trascurati.
Allora viene chiesto alla donna di spiegare come mai nel video precedente avesse parlato di una aggressione. L’intervistatore, pur di avere qualche scusa per continuare la storia di una presunta aggressione, le chiede se la sua morte fosse in qualche modo dovuta da un «attacco a distanza». La donna risponde di non saperlo, ma che effettivamente «loro» avrebbero le tecnologie per farlo. In quel momento la clip si conclude, con la promessa di un eventuale seguito, che non è chiaro quando sarà pubblicato.
Cosa sappiamo su grafene e vaccini
Nel primo video citato dai colleghi di LeadStories vediamo una clip in cui Noack citava il lavoro del dottor Pablo Campra dell’Università di Almeira. Così abbiamo avuto un deja vu. Sì, perché di quella fonte ci eravamo occupati in due articoli: il primo in risposta a Eleonora Brigliadori; il secondo a seguito di una audizione parlamentare di Sara Cunial.
È lo «studio» disconosciuto dalla stessa Università spagnola (fonte qui), dove si sostiene di trovare l’ossido di grafene nelle fiale di un lotto di vaccino Pfizer. Le analisi citate nel documento erano basate sulla spettro-fotometria. In sostanza volevano rilevare sostanze sospette sulla base di quanta radiazione luminosa assorbivano. Il problema è che i valori di assorbimento trovati erano pari a 270 nm – loro li attribuivano al grafene; ignorando che quei valori rientravano nel range tipico degli acidi nucleici (DNA o RNA: 260-280 nm): esattamente quelli che ci aspettiamo di trovare in un vaccino a mRNA.
Peraltro gli studi seri sul grafene – anche in ambito bio-medico – esistono davvero, ma coi vaccini non c’entrano. Come ci aveva spiegato il docente universitario nel Dipartimento di biologia cellulare dell’Università di Granada, Mattia Bramini:
A livello neuronale – continua Bramini -, ha sicuramente del potenziale come materiale sia per lo sviluppo di nuovi sistemi diagnostici (mi riferisco ad elettrodi e biosensori) che terapeutici (tipo supporti bi-tridimensionali per la rigenerazione neuronale – si pensi a malattie neurodegenerative per esempio o traumi). La strada è comunque ancora molto lunga e il fatto che ci siano studi che descrivano il comportamento delle cellule neuronali a contatto col grafene può solo che essere visto positivamente per ampliare le nostre conoscenze e poter sviluppare nuove tecnologie mediche (ovvio, questo è il mio parere).
Conclusioni
Le circostanze nelle quali è morto il chimico No vax Andreas Noack sono state totalmente distorte. È stato rilevante il ruolo dei copia-incolla partiti da Telegram a seguito di due video della compagna del defunto. Al di là di questo, il modo in cui è scomparso il chimico non aggiunge né toglie niente riguardo alle nostre conoscenze sul grafene e su cosa è realmente contenuto nei vaccini.
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